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Well-Bred, da Unipi il pane viola che fa bene alla salute

pane viola

Ricco di antiossidanti, a lievitazione naturale e dall’alta conservabilità. Sono queste le caratteristiche del pane viola, sviluppato dall’Università di Pisa, che rappresenta una vera e propria innovazione in campo alimentare. Le sue eccezionali proprietà lo rendono adatto anche per tutti quei consumatori che hanno particolari esigenze. Infatti anche le persone intolleranti al glutine, che soffrono di ipertensione o seguono un’alimentazione di tipo vegano possono portarlo in tavola senza alcun problema.

L’originale colore è dato dall’utilizzo delle patate viola liofilizzate, che hanno sostituito parte della farina nella ricetta.

I tre speciali ingredienti del pane viola

Realizzato dal team di Tecnologie Alimentari, in collaborazione alcuni ricercatori di Biochimica Agraria dell’Unipi, il pane viola è un prodotto che racchiude tutta una serie di peculiarità. Può vantare infatti una maggiore sostenibilità ambientale, delle proprietà sensoriali migliorate e un elevato potere nutraceutico: ossia contiene dei principi nutritivi che hanno anche dei benefici sull’organismo.

Per produrre questo pane viola sono stati utilizzati tre “super ingredienti”: lievito madre, antiossidanti naturali e pectine.

Il lievito madre è il più antico metodo di lievitazione del mondo e permette di aumentare il valore nutrizionale, il sapore e anche i tempi di conservazione del pane. Apporta inoltre probiotici e preziosi sali minerali. Il lievito madre ha il grande pregio di limitare o addirittura eliminare la necessità di aggiungere sale nell’impasto e ritarda il processo di raffermamento. In questo modo il pane viola risulta protetto sia dalle muffe che dal deperimento.

Gli antiossidanti naturali arrivano dall’aggiunta proprio delle patate viola (vitelotte): una specie antica, che ne contengono in elevate quantità.

Le pectine sono delle sostanze contenute nella buccia della frutta, per esempio di mele, prugne e agrumi, che consentono di ottenere un pane più morbido, con una struttura e una conservazione migliori; hanno anche effetti positivi sulla salute dell’intestino e contrastano il colesterolo. Possono essere anche ricavate dagli scarti alimentari in modo da valorizzarli e, allo stesso tempo, ridurli.

Well-Bred, letteralmente “cresciuto bene”

Il nome di questo particolarissimo alimento è stato scelto per assonanza al termine inglese “bread”, che significa, appunto, pane e per evidenziare tutte le sue innumerevoli, benefiche proprietà. Il team che l’ha sviluppato ha sottolineato come possa rappresentare una sorta di “modello” per il settore dei prodotti da forno. Utilizzando procedimenti simili si potrebbero realizzare sia snack che dolci tradizionali (come, ad esempio, panettone e colombe) “rivisitati”, con tutta una serie di nutrienti equilibrati.

Ma questa non è l’unica opportunità rappresentata dal pane viola. Nonostante sia ancora in fase di studio (e con una ricetta ‘top secret’), secondo i ricercatori potrebbe diventare un’importante risorsa economica per l’intera filiera agro-alimentare italiana, con la possibilità di rappresentare, soprattutto per i produttori primari, uno strumento di valorizzazione del territorio. Il pane viola Well-Bred infatti risponde alle esigenze di tutta una serie di consumatori non solo italiani, ma anche stranieri provenienti da paesi, come la Germania e gli Stati Uniti, che tra l’altro sono già importatori delle eccellenze nostrane.

Non resta che attendere di trovare il pane viola nei negozi, per poter beneficiare (con gusto) di tutti i suoi numerosi vantaggi sulla salute.

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