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Longevità: diete a confronto, meglio i cibi giapponesi o mediterranei?

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Il segreto della longevità pare sia da ricercare nell’alimentazione. Le popolazioni più longeve sono quella giapponese e quella italiana, ma quale delle due tradizioni culinarie custodisce la ricetta più efficace per vivere a lungo? Proviamo a fare chiarezza.

Giappone e Italia portano la longevità in tavola

Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Giappone è il Paese che registra la migliore aspettativa di vita alla nascita: 87 anni per le donne e 80 per gli uomini – con i primi 75 anni di vita in perfetta salute, senza avere contatto con ospedali e medici.

Il Giappone è seguito con qualche anno di distacco, al secondo posto, dall’Italia, che fissa l’aspettativa media a 84 anni per le donne e 78,5 per gli uomini.

Secondo Naomi Mariyama, autrice del libro dal titolo eloquente Le donne giapponesi non invecchiano e non ingrassano, il segreto della cucina giapponese starebbe nella quantità: la cucina giapponese, in effetti, è celebre per le porzioni piccole, che strizzano l’occhio soprattutto all’estetica. Non è da trascurare, però, che la cucina giapponese si basa su cibi a basso contenuto calorico, come pesce, verdura e riso: il segreto della longevità potrebbe essere da ricercare qui.

Alcuni nutrizionisti hanno avanzato l’ipotesi che siano invece le alghe, i calamari e il polpo a rappresentare l’asso nella manica dei giapponesi, perché questi alimenti sono a basso rischio per quanto riguarda lo sviluppo di alcune patologie, come colesterolo, tumore allo stomaco e arteriosclerosi.

La dieta mediterranea è famosa, al contrario, per le sue porzioni più generose e per le presentazioni più semplici. Se ci pensate, la pasta al sugo, emblema della cucina italiana, viene decorata solo da una foglia di basilico, eppure ha un fascino ineguagliabile, con il quale qualsiasi altro piatto trova difficoltà a competere.

La dieta mediterranea si basa sull’antica tradizione contadina che privilegiava una cucina composta soprattutto da cereali, frutta, verdura, ortaggi, legumi e olio di oliva, in cui si faceva un uso moderato di carne e pesce.

Il Giappone è il Paese più longevo al mondo anche grazie alla sua dieta

Le differenze che ci rendono simili e ci regalano la longevità

Dal momento che Giappone e Italia mostrano entrambe un grande distacco dalle altre nazioni in fatto di longevità, sarà bene analizzare gli elementi che le nostre tradizioni culinarie hanno in comune, per capire quali sono i veri assi nella manica da portare a tavola per avere una vita lunga e sana .

Un elemento che abbiamo in comune è l’impiego dei cereali, per noi sempre presenti a tavola con pane e pasta e per loro con il riso.

Molto impiegati da entrambe le cucine sono anche i legumi, per loro soprattutto soia, mentre noi abbiamo maggiore varietà tra cui scegliere, come fagioli, ceci, fave e lenticchie.

Entrambe le popolazioni amano i formaggi meno grassi, come confermato dal grande consumo di latticini in Italia e di tofu in Giappone.

Infine condividiamo la scelta di un condimento leggero rispetto ad altre cucine: per noi olio extra vergine di oliva e per loro salsa di soia.

A quanto pare la dieta giapponese e quella mediterranea riescono a raggiungere lo stesso obiettivo, pur basandosi su alimenti ed equilibri diversi. L’analisi approfondita della dieta di ogni abitante non ci darà comunque risposta, perché parlerà delle caratteristiche di quella persona, della sua storia di vita e dell’ambiente in cui è vissuto.

Più saggiamente possiamo individuare il segreto della longevità nel fulcro delle caratteristiche che accomunano cucina giapponese e mediterranea: equilibrio e semplicità.

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