L’Italia è un paese che invecchia sempre di più e, giocoforza, una delle problematiche di cui occorre e occorrerà, nel prossimo futuro, tener conto è quella relativa all’osteoporosi. Basti pensare che negli ultimi 10 anni il numero assoluto di fratture di femore da osteoporosi in Italia è cresciuto del 27% nella popolazione di sesso femminile e del 36% in quella di sesso maschile.
I motivi sono ormai chiari: nelle donne l’insorgenza della patologia è legata al deficit estrogenico dopo la menopausa, mentre nel maschio, molto spesso le cause scatenanti sono farmaci, altre malattie che determinano la perdita di massa ossea o abuso di alcol.
Esercizio fisico mirato per chi soffre di osteoporosi
Appurato che il problema c’è e sarà sempre più stringente, occorre trovare delle soluzioni atte al miglioramento della condizione, alla prevenzione e all’eliminazione di alcune cattive abitudini. Da perseguire e preferire, quindi, uno stile di vita sano, una dieta bilanciata con alimenti ricchi di calcio, una giusta esposizione alla luce e una moderata ma costante attività fisica.
In quest’ottica, tempo fa, la Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) ha lanciato il progetto “Muoviti anche tu” che propone 15 esercizi per donne con osteoporosi senza frattura vertebrale pregressa e 13 per quelle pazienti che invece avevano già subito una frattura. Gli esercizi proposti, che vanno dalla camminata (ma anche bici e pilates) a flessioni sulle gambe e sulle braccia a movimenti per l’equilibrio, sono tutti mirati a migliorare la postura, la deambulazione e la stabilità.
Nello specifico, il programma prevede una camminata di 30 minuti al giorno per 5 giorni a settimana. Poi, come anticipato, una serie di esercizi di rinforzo muscolare degli arti (braccia, gambe, flessioni sul muro e alzarsi dalla sedia), esercizi di rinforzo muscolare del tronco (trapezi, dorsali, lombari, addominali, quadrupedia) e di esercizi per recuperare l’equilibrio (semi tandem, tandem, swing bilaterale, marcia laterale).
Differenziazione degli esercizi
Ovviamente è previsto un programma diversificato, in termini di numero di ripetizioni e tipologia, per chi ha l’osteoporosi senza fratture e chi invece ha avuto una frattura pregressa. In quest’ultimo caso per esempio va evitata la marcia laterale e lo swing, cioè gli ultimi due movimenti della serie.
Nel caso di osteoporosi con frattura vertebrale pregressa, molto spesso viene sconsigliato di fare attività fisica. Se questo è vero nella fase acuta della malattia, la situazione cambia con il passare del tempo.
Il problema è che, spesso, le persone con osteoporosi, prevalentemente donne in età post menopausale, ma non solo, hanno timore di praticare attività fisica, per paura aumentare il rischio di fratture. ecco il motivo per cui sono stati creati una serie di esercizi allo scopo di migliorare la salute delle ossa in sicurezza, con prudenza e gradualità.
Cautela innanzitutto
Nel depliant realizzato dalla SIOMMMS ci sono anche dieci consigli pratici per eseguire gli esercizi in modo corretto e senza pericoli. Prima d’iniziare è fondamentale comunque consultare il medico. E la parola d’ordine è cautela: lentezza, sicurezza e corretta posizione della schiena sono elementi fondamentali per evitare incidenti e infortuni. Non mancano una serie di indicazioni su riscaldamento, possibili dolori muscolari e rilassamento post allenamento.
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