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Contro l’obesità infantile, snack vietati alle casse dei supermarket in GB

obesità infantile

Snack e dolciumi vietati alle casse dei supermercati della Gran Bretagna: questo il nuovo regolamento imposto dal governo inglese, una misura restrittiva che punta a combattere l’obesità infantile.

Obesità infantile: una tendenza mondiale

Uno studio dell’Imperial College di Londra e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rivelato che il numero di bambini obesi nel mondo si è moltiplicato per 10 negli ultimi 40 anni.

Quello che nel 1975, infatti, ammontava a meno dell’1%, nel 2016 è salito fino a circa il 6% tra le ragazze e l’8% tra i ragazzi. Numeri allarmanti che costringono tutti a rivedere i propri sistemi di educazione alimentare.

Il Ministero della Sanità inglese ha avviato una severa lotta contro l’obesità infantile.

Dura lotta all’obesità infantile

Il quadro che emerge dai dati diffusi dal governo inglese è molto chiaro: in Gran Bretagna un bambino su tre è in sovrappeso o a rischio obesità.

I numeri sempre più allarmanti sull’obesità infantile in Gran Bretagna hanno portato il Ministro della Sanità inglese Jeremy Hunt ad annunciare alla BBC che snack e dolciumi non potranno essere esposti nei pressi delle casse dei supermercati.

Questo nuovo provvedimento sbaraglia tutte le trovate più consolidate del marketing.

I dati allarmanti hanno portato a focalizzare l’attenzione sulla salute dei più piccoli, invitando a riprendere in mano le redini del buon sensoa, così da ridimensionare l’abitudine ad accedere in modo facile e continuo a snack e junk food, senza considerare minimamente cosa contengano e quali effetti possano avere a lungo andare sulla loro salute.

Snack e junk food sono tentazioni che possono portare i bambini all'obesità infantile

I rischi dell’obesità infantile

Oltre il 30% dei bambini obesi ha già accumulato grasso nel fegato, il 10% ha la pressione più alta rispetto alla media dei coetanei e un bambino obeso su 20 mostra un’alterazione del metabolismo del glucosio, condizione indicata come pre-diabete.

Tutte queste manifestazioni possono sfociare in patologie croniche oppure regredire e scomparire, se individuate e corrette in tempi utili.

C’è da specificare che la lotta all’obesità infantile non nasce da una bisogno estetico: il messaggio del Ministero della Sanità inglese non è indirizzato alle forme, ma alla salute dei bambini che oggi mangiano in maniera sregolata e che domani diventeranno adulti con un regime alimentare scorretto e problemi di salute ormai difficili da eliminare.

L’obiettivo dell’operazione del governo inglese è evitare ai bambini il bombardamento di tentazioni che li ha portati ad assuefarsi e a mangiare snack senza neanche avvertirne realmente il bisogno e senza più considerare altre scelte salutari, come frutta e cereali, in alternativa.

Tra le prossimi misure che il Regno Unito prevede di attuare ci sono restrizioni severe anche su pubblicità su stampa, TV e web di prodotti ad alto contenuto di zuccheri, e l’obbligo di indicare il peso calorico dei cibi nei menù dei ristoranti.

La conta delle calorie non deve diventare un’ossessione negativa, deve essere considerato uno strumento da utilizzare consapevolmente per tenere sott’occhio l’andamento della nostra dieta e assicurarci che stiamo acquisendo il giusto apporto di calorie giornaliere, suddividendolo in maniera equilibrata tra i vari elementi nutrizionali.

L’infanzia è una stagione fondamentale per la vita dell’uomo, in cui bisogna curare mente e corpo: è in questi anni che, attraverso l’acquisizione di uno stile di vita sano, si gettano le basi per una salute di ferro.

Sta agli adulti curare l’alimentazione dei bambini, vigilare sulle loro abitudini ed educarli, nella vita di tutti i giorni e nelle grandi strategie sanitarie, per scongiurare il pericolo obesità infantile.

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