Vitamina D e calcio sono un’accoppiata vincente per la salute delle ossa: non bisogna trascurarne il giusto apporto sin dalla nascita.
La struttura ossea si forma nei primi vent’anni di vita ed è appunto in questo periodo che una nutrizione equilibrata, un corretto stile di vita e una adeguata assunzione di calcio e vitamina D favoriscono la formazione di ossa sane e solide delle quali beneficiare, poi, in età adulta.
Approfondiamo l’argomento per comprendere meglio perché la vitamina D è imprescindibile per costruire delle ossa robuste.
Vitamina D: una compagna importante sin dalla nascita
Cominciamo dalla culla ad accumulare la maggior parte di massa ossea, fino a raggiungere il picco tra i venticinque ed i trent’anni. Poi un lento decadimento va a penalizzare soprattutto chi non ha fatto scorta sufficiente di calcio e di vitamina D.
Già appena nati, i piccoli, o meglio le loro mamme, devono preoccuparsi di integrare la vitamina D in forme alternative. Il latte materno infatti presenta bassissimi livelli di vitamina D, responsabile dell’assorbimento intestinale del calcio. E gli alimenti che ne contengono quantità sufficienti sono pochi e inadatti a un neonato.
Il miglior distributore di vitamina D è il sole, a cui i bambini con pochi mesi di vita possono essere esposti solo per breve tempo e con grandi cautele, però.
Per queste ragioni i pediatri consigliano una profilassi con vitamina D nel primo anno di vita e raccomandano, laddove necessario, integratori alle mamme in gravidanza e allattamento.
Negli adolescenti inoltre è opportuno monitorare i livelli, soprattutto quando praticano sport o nel caso delle ragazze se hanno dei cicli mestruali irregolari.
La vitamina D, vitamina-ormone dalle mille proprietà
L’utilità della vitamina D non è soltanto rivolta a ossa e denti, regolando infatti i livelli di calcio e fosforo e l’assorbimento della vitamina A, produce anche giovamenti extra-scheletrici: stimola il metabolismo muscolare, fornendo forza e funzionalità ai muscoli.
Recenti studi sostengono che la vitamina D rivesta un ruolo importante anche in alcune patologie autoimmuni, come il diabete mellito di tipo 1, ma anche nell’asma, nel broncospasmo e nelle infezioni respiratorie. Inoltre, svolge un’azione antitumorale e stimola il sistema immunitario, proteggendo da virus e batteri.
La vitamina D non è una semplice vitamina, ma assume dei comportamenti nell’organismo per i quali si parla di super-ormone poiché ne regola organi e apparati in maniera simile: stimola dopamina e serotonina e migliora la funzionalità dell’insulina, con tutti i benefici correlati.
Ricarica la vitamina D al sole
I bambini e gli adolescenti di oggi rischiano di essere carenti di vitamina D a causa delle scorrette abitudini: vivono troppo in casa e poco all’aria aperta. L’ipovitaminosi D può dipendere anche da altri fattori (insufficiente apporto alimentare, aumento del fabbisogno di vitamina D, alterato assorbimento intestinale, patologie mediche, uso di farmaci), ma dato che l’80% della vitamina D è ottenuta dall’esposizione al sole il consiglio è questo: con l’arrivo della bella stagione, da aprile a settembre in particolare, è bene esporsi al sole dai 15 ai 30 minuti al giorno.
Mettete da parte gli smartphone, ricaricate la vostra riserva di vitamina D facendo sport all’aria aperta o godendovi una passeggiata sotto il sole: avvertirete un beneficio immediato anche sull’umore.
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