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Alcol e minori: quello che i ragazzi non sanno o sottovalutano

L’incontro tra alcol e minori avviene sempre prima. Secondo un’indagine condotta su duemila adolescenti tra i 12 e i 14 anni nel 2015 dall’Osservatorio permanente giovani e alcol, dall’Associazione Laboratorio Adolescenza e dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, il 26,4% dei giovani intervistati dichiara di essersi avvicinato agli alcolici per la prima volta tra i 6 e i 10 anni e il 37,8% dai 10 anni.

Molti adolescenti ricorrono all’alcol per sentirsi più sicuri, disinvolti o per sentirsi parte di un gruppo, non sono, però, coscienti dei gravi rischi a breve e lungo termine a cui stanno esponendo la loro salute.

Alcol e minori: falso piacere, vero rischio

In Italia dal 20 febbraio 2017 anche il divieto di somministrare alcolici ai minori di 18 anni è diventato legge. Prima le sanzioni scattavano solo con la vendita di alcolici e questa ulteriore misura restrittiva vuol far capire a tutti che con alcol e minori non si scherza.

I ragazzi più giovani considerano gli alcolici un divertimento, tendono a sottovalutare gli effetti dannosi dell’alcol e credono che una piccola quantità non possa influire sul loro stato mentale e fisico negativamente.

Quello che i giovani non sanno, però, è che non esiste una quantità di alcol che può essere considerata in assoluto sicura per ogni persona e che in nessun caso l’alcol può far bene.

Il messaggio sbagliato che purtroppo passa è che l’alcol aiuti a sciogliersi, a provare maggiore sicurezza e a sentirsi più allegri.

Un adolescente non ha ancora sviluppato la capacità fisica e mentale di tolleranza all’alcol che si può trovare in un adulto, ecco perché avvicinare alcol e minori può avere dei rischi immediati, a cominciare da incidenti generati da stanchezza fisica e annebbiamento mentale, fino a caduta in stato di incoscienza, intossicazione e coma.

Oltre alle conseguenze immediate, quello che preoccupa maggiormente quando si parla di alcol e minori sono gli effetti a lungo termine. Anche quantità modiche di alcol, infatti, possono aumentare le probabilità di sviluppare un tumore, non solo a fegato e intestino.

Le ricerche hanno evidenziato che prima ci si avvicina agli alcolici e più si alzano le possibilità di sviluppare una dipendenza nel tempo. Entrare in contatto con l’alcol in adolescenza, quando il fisico e la mente sono ancora in fase di sviluppo, può esporre a dei rischi a lungo termine estremamente gravi.

Tra alcol e minori non deve mai mancare il filtro della famiglia per dare le linee guida

Alcol e minori in famiglia

Come evitare che l’incontro tra alcol e minori degeneri in abuso?

Fondamentale è il ruolo della famiglia, non per imporre un controllo severo sui figli, ma soprattutto per informarli e per mostrare loro, attraverso il buon esempio, il modo giusto di approcciarsi all’alcol.

Secondo una ricerca il desiderio di provare alcolici come trasgressione è considerevolmente ridotto tra gli adolescenti che vedono consumare l’alcol con moderazione dagli adulti della famiglia.

Il consiglio per i genitori è, dunque, di mostrare un atteggiamento aperto per favorire il dialogo e la comprensione dei limiti tra alcol e minori, evitando di far diventare gli alcolici un argomento tabù. Questo, al contrario, potrebbe far nascere una curiosità non sana nei ragazzi che, amplificata in alcuni casi anche da uno spirito di ribellione tipico dell’età, potrebbe spingerli a sperimentare da soli ed eccedere.

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