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Calcio e gravidanza, un rapporto stretto

calcio e gravidanza

Calcio e gravidanza sono strettamente legati. Questo minerale, infatti, soprattutto nei primi mesi di gravidanza ricopre un ruolo fondamentale, sia per la salute della mamma che per la crescita del piccolo.

Assumere il giusto apporto di calcio è molto importante per le donne in gravidanza.

Calcio e gravidanza: i cambiamenti del corpo femminile

Tra tutti i minerali utili all’organismo il calcio è quello presente in maggior quantità nel corpo umano ed è localizzato per il 99% nelle ossa e nei denti.

La saggezza popolare sintetizza il legame tra calcio e gravidanza con il detto “ogni figlio è un dente”. A cosa si riferisce? Al fatto che durante il periodo in cui la donna è incinta è maggiormente esposta ad un indebolimento delle ossa e dei denti: quando l’apporto di calcio giornaliero risulta essere inadeguato per la futura madre, infatti, l’organismo femminile accede automaticamente alle scorte contenute nelle ossa. Sebbene questo meccanismo assicuri nutrimento alla donna e al feto in sviluppo, può indebolire le sue ossa, fino alla comparsa di una patologia come l’osteoporosi.

Calcio e gravidanza sono strettamente connessi.

È in particolar modo nel terzo trimestre che calcio e gravidanza rivelano il loro importante legame. In questo periodo, infatti, si avvia la mineralizzazione dello scheletro del piccolo: in pratica, in questo processo fisiologico, il feto richiede alla madre delle risorse di calcio straordinarie per creare il proprio scheletro.

Nel periodo successivo al parto, durante l’allattamento, il riassorbimento osseo materno subisce una ulteriore accelerazione, legata alla produzione di latte. Ogni litro di latte materno, infatti, contiene quasi 300 mg di calcio.

L’organismo femminile è comunque programmato per salvaguardare la salute dell’osso nel periodo della gravidanza anche attraverso altre modalità, ovvero aumentando la produzione di estrogeni e vitamina D. Un cattivo bilanciamento tra calcio e vitamina D può influenzare il rischio di fragilità ossea e fratture, per cui cui questi valori andrebbero tenuti sempre sotto controllo.

Calcio e gravidanza: quando l’alimentazione non basta

Riconosciuto da molti come elemento strettamente legato alla salute delle ossa, per le donne tra i 18 e i 59 anni l’apporto giornaliero consigliato di calcio è di 1000 mg. Questa indicazione sale a 1200 mg nel periodo della gravidanza.

Basterà includere nella dieta la giusta quantità di calcio e la gravidanza sarà a riparo da fragilità ossea, frattura e osteoporosi? No, purtroppo non per tutte può bastare.

Per le donne intolleranti al lattosio, infatti, può risultare molto difficile acquisire la quantità di calcio adeguata solo attraverso l’alimentazione, non potendo consumare alcuni degli alimenti più ricchi del minerale, come latte, yogurt, formaggi e latticini.

Inoltre, anche per le donne con una fragilità ossea già riconosciuta attraverso una diagnosi di osteoporosi o evidenziata nel corso della gravidanza, non basterà consumare cibi che contengono calcio, perché non sarebbero sufficienti a sopperire alla loro importante mancanza.

In questi casi è utile completare la dieta con degli integratori di calcio, che assicurino, anche a quelle donne incinte che non riuscirebbero a raggiungere il fabbisogno giornaliero ideale per le loro esigenze specifiche, di poter correre ai ripari.

Avete appena scoperto di essere incinta o siete già ai primi mesi di gravidanza? Ricordate: assumete la giusta quantità di calcio e la gravidanza sarà al riparo dal rischio di fragilità delle ossa e fratture.

Leggi anche la nostra guida: Rischi da carenza di calcio: 13 cose che forse non sai


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