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Come è fatto un osso e come avviene il rimodellamento

come è fatto un osso

“Si sta facendo le ossa”. Questa espressione viene solitamente utilizzata per indicare una persona molto giovane che sta affrontando un percorso di crescita, sia fisica che psicologica. E non a caso: lo sviluppo dello scheletro è quello più evidente, nonostante avvenga in maniera silenziosa, ed è fondamentale per la vita da adulti. Vediamo come è fatto un osso e come avviene la sua crescita.

La crescita dello scheletro

L’osso ha una particolarità: si accresce nei primi vent’anni di vita. Il valore massimo dei minerali contenuti nelle ossa viene accumulata tra i 25 e i 30 anni, dopodiché la massa ossea comincia a diminuire. Successivamente c’è un progressivo “rimodellamento” delle ossa, ma la struttura è comunque già definita. Proprio per questo motivo la prevenzione è fondamentale. Fin da piccolissimi è necessario puntare a un corretto sviluppo osseo, in modo che l’intero scheletro possa mantenersi in salute fino alla vecchiaia.

Avere ossa forti ha sicuramente una componente genetica, ma anche fattori ambientali possono influire sulla loro crescita. Per poter raggiungere il picco ottimale di massa ossea durante l’adolescenza, vanno tenute sotto controllo le 5 “A”, ossia: alimentazione, adeguato apporto di calcio e vitamina D, assetto ormonale, attività fisica costante e regolare, astensione da sigarette e alcolici. Anche l’utilizzo di alcuni farmaci e alcune malattie possono compromettere la salute delle ossa. Il nemico numero uno da scongiurare in età avanzata, ma che può presentarsi fin da bambini, è l’osteoporosi.

La struttura delle ossa

Lo scheletro è costituito da circa 200 ossa: una sorta di “armatura” rigida, a cui si affiancano anche muscoli e articolazioni. La sua struttura portante è formata dalla colonna vertebrale, che custodisce il midollo osseo. Le ossa hanno infatti diverse funzioni. Oltre a fungere da sostegno per l’organismo, proteggono gli organi interni: il cranio protegge il cervello,  lo sterno il cuore e i polmoni, mentre le ossa del bacino accolgono gli organi addominali.

Lo scheletro femminile è solitamente più piccolo di quello maschile e le ossa del bacino si presentano appiattite, in modo da poter accogliere il feto in caso di gravidanza. Un’altra differenza è la maggiore fragilità delle ossa della donna, più esposta all’osteoporosi dopo la menopausa.

L’osso è costituito per la maggior parte da fosfato di calcio. Oltre a questo minerale, nelle ossa è presente anche una sostanza fibrosa, che dà flessibilità e resistenza alle torsioni: il collagene. I cristalli di fosfato di calcio si depositano tra le fibre intrecciate formate dal collagene, conferendo rigidità e consistenza. Questi due elementi insieme riescono a rendere l’osso, a parità di massa,  ben 5 volte più resistente dell’acciaio.

Come è fatto un osso?

La struttura di un osso somiglia a un biscotto, con una parte esterna rigida e compatta che riveste un tessuto spugnoso, più leggero.

La parte compatta è formata da piccoli cilindri di tessuto osseo, chiamati osteoni. La parte spugnosa è costituita invece da lamine intrecciate, denominate trabecole, e da spazi vuoti. In questi spazi vuoti è racchiuso il midollo osseo, un tessuto gelatinoso che può essere di due tipi: giallo, riserva di grassi; rosso, che dà origine alle cellule del sangue.

Il midollo rosso si trova principalmente nelle vertebre, nello sterno,  nelle clavicole, nel cranio e nelle estremità del femore e dell’omero: riesce a produrre milioni di globuli rossi e bianchi ogni secondo.

Mantenere le ossa in salute è un obiettivo da perseguire soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza ma che riguarda qualsiasi momento della vita, per poter affrontare serenamente la terza età, più a rischio per quanto riguarda fratture e patologie.

Leggi anche la nostra guida: Il nostro scheletro: più lo conosciamo, meglio possiamo mantenerlo in salute

 


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